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Corriere Adriatico
Pronta un’app che verifica la felicità dei dipendenti

La business intelligence incontra il welfare aziendale: nasce una app che monitora costantemente lo stato di felicità e soddisfazione dei dipendenti di un’' azienda, fornendo un feedback anonimo e in tempo reale al datore di lavoro.

01 giugno 2017

01 giugno 2017
Corriere Adriatico (Ascoli)1 Jun 2017 La business intelligence incontra il welfare aziendale: nasce una app che monitora costantemente lo stato di felicità e soddisfazione dei dipendenti di un’' azienda, fornendo un feedback anonimo e in tempo reale al datore di lavoro. È proprio all’'insegna della volontà di creare un nuovo e più efficiente sistema di relazioni tra le controparti, che l’azienda Gefar di Montevarchi (Arezzo) ha studiato e resa operativa un’innovativa applicazione: si tratta della GefarApp, con cui la società si è già aggiudicato il contest nazionale “Professionista digitale 2016/2017”, promosso dall'’Osservatorio del Politecnico di Milano. Il progetto vincente della Gefar si chiama “Workforce & Satisfaction” ed è stato realizzato per affiancare alle normali informazioni sui dipendenti - utili per una valutazione in termini economici e mansionari - anche il loro stato emotivo di soddisfazione e di felicità al lavoro. Il progetto prevede due soluzioni che vanno ad integrarsi: «La prima - spiega il project manager Gianmarco Guerrini - è una rappresentazione grafica della struttura aziendale, che dà la possibilità con un semplice monitoraggio di valutare meglio ogni risorsa umana; la seconda è quella di conoscere attraverso la app il grado di soddisfazione di ogni dipendente all’interno dell’ambiente di lavoro». In sintesi, il dipendente potrà esprimere mensilmente il proprio parere attraverso un sistema a punteggi, su 4 argomenti inerenti il grado di soddisfazione lavorativo e la predisposizione alla carriera. I dati, raggruppati per settore, qualifica, livello contrattuale, sesso, età, anzianità lavorativa e periodo, vengono poi rappresentati graficamente. L’indice ottenuto, se negativo, diventa un alert per il responsabile delle risorse umane il quale, anche se distante, è messo in condizioni di intervenire tempestivamente per riportare l’equilibrio.