• 22 mag 2020 - [Speciale COVID-19]

PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO RILANCIO: ALCUNI AGGIORNAMENTI


Newsletter 22.05.20
Carissimi,
E’ stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge 19 maggio 2020 n. 34, ribattezzato dal Governo come “Decreto Rilancio”. Un intervento imponente, che con i suoi 265 articoli cerca di ridare slancio al Sistema Paese in questa Fase 2 appena iniziata.
Di seguito vi riportiamo un breve focus su alcuni punti emersi dal nuovo Decreto, attraverso una lettura delle circolari e dei messaggi degli Enti coinvolti. I temi più rilevanti sono quelli che avevamo precedentemente anticipato nella nostra newsletter del 15 maggio 2020, saranno approfonditi nei prossimi giorni quando i vari Istituti e Enti forniranno le circolari operative.

 
CASSA INTEGRAZIONE
In questo momento cerchiamo di focalizzarci sulle modifiche apportate alla Cassa Integrazione.

I datori di lavoro destinatari degli ammortizzatori sociali, possono richiedere ulteriori 5 settimane di ammortizzatore sociale Covid – 19 fino alla data del 31 agosto, a patto che si sia usufruito completamente delle 9 settimane precedenti, e altre 4 settimane per i periodi dal 01 settembre fino al 31 ottobre 2020.
Il limite della duplice articolazione temporale (5 + 4) non opera per le aziende del settore turismo, fiere, congressi e spettacolo le quali potranno fruire delle ulteriori 4 settimane di ammortizzatore Covid – 19 anche per periodi di riduzione/sospensione dell’attività lavorativa antecedenti al 1° settembre e pertanto in continuità con il primo gruppo di 14 (18 settimane consecutive).

Restiamo comunque in attesa di circolari INPS sull’argomento, per avere un quadro chiaro a livello operativo dello strumento.
 
Vi anticipiamo che a breve approfondiremo il tema della Cassa Integrazione in Deroga, che ha subito una corposa modifica con le disposizioni del nuovo Decreto.

A titolo informativo vogliamo continuare ad aggiornarvi riguardo i pagamenti diretti di CIG da parte dell'INPS. I dati pubblicati dall'istituto sono fermi all'11 maggio. Ci auspichiamo che sia solo un problema di aggiornamento e che comunque da quella data le procedure siano andate avanti.  Riportiamo di seguito i dati:
 
Come si evince dalla tabella, a fronte di 3.407.772 potenziali beneficiari (dipendenti) quelli che hanno ricevuto il pagamento sono 779.900, quindi il 22% circa.
 
DURC
 
Con messaggio INPS n. 2103 l’Istituto ha corretto quanto precedentemente deciso sui DURC dalla legge di conversione del D.L. “Cura Italia”. Infatti la legge di conversione del 24 aprile 2020 aveva previsto una modifica al Decreto “Cura Italia”, specificando che  “tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, compresi i termini di inizio e di ultimazione dei lavori di cui all’articolo 15 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e il 31 luglio 2020, conservano la loro validità per i novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza.”.
Pertanto la validità dei DURC era da considerarsi fino al 29 ottobre 2020, coincidente con i 90 giorni successivi alla cessazione dello stato di emergenza.
Questo termine è stato variato dal Decreto Rilancio, che è nuovamente intervenuto a modifica del passaggio sopraccitato, aggiungendo la seguente frase: “ad eccezione dei documenti unici di regolarità contributiva in scadenza tra il 31 gennaio 2020 ed il 15 aprile 2020, che conservano validità sino al 15 giugno 2020.”
Pertanto sono stati esplicitamente esclusi a livello normativo i DURC dal termine dei 90 giorni, prevedendo l’esplicita scadenza del 15 giugno 2020.
Una decisione che sa di parziale marcia indietro su quanto precedentemente deciso.
 

Inoltre con Circolare n. 21 del 18 maggio 2020, l’Inail ha precisato che nei casi di rateazione, per le aziende che hanno sospeso i contributi, contestualmente all’atto di richiesta del DURC, sarà necessario inviare una PEC alla sede Inail di riferimento, specificando i motivi della sospensione.

Questo è un canale di comunicazione provvisorio, in quanto a breve l’Istituto ultimerà un servizio online appositamente dedicato, nel quale anche chi ha già presentato domanda di sospensione, dovrà reinoltrare la comunicazione sul canale online.

 
 TIROCINI
 
In ultima istanza riportiamo che a seguito dell’ordinanza n. 57 del Presidente la Regione Toscana ha precisato in merito ai TIROCINI NON CURRICOLARI che  “possono ripartire i tirocini sospesi e se ne possono attivare di nuovi dal 18 maggio, anche con modalità in presenza.
Si specifica che per la ripartenza/attivazione dei tirocini o è necessario che il personale con analoga qualifica e mansione del tirocinante non debba trovarsi in cassa integrazione.
Ai tirocinanti si applicano gli stessi protocolli di sicurezza definiti a livello nazionale e regionale, previsti per il settore e il luogo di lavoro, dove si realizza l’attività formativa prevista dal progetto di tirocinio, fermo restando che il soggetto promotore, il soggetto ospitante e il tirocinante concordino sul riavvio del tirocinio. I tirocini che hanno proseguito il proprio percorso formativo con modalità a distanza possono continuare con questa modalità”
 
Per la Lombardia e il Veneto vale analogo discorso, ma la data di ripartenza/nuova attivazione è rispettivamente 18 maggio la Lombardia e 20 maggio per il Veneto.
Siamo a disposizione per informazioni relative ai tirocini relativi alle altre Regioni.
Pertanto, qualora foste interessati a riattivare i tirocini, vi invitiamo a contattarci per predisporre le comunicazioni necessarie poiché permane il termine perentorio dei 5 giorni per la comunicazione obbligatoria.
 
ISPEZIONI PER I PROTOCOLLI ANTICONTAGIO
 
Sono in corso riunioni sul territorio nazionale della commissione Vigilanza/Attività ispettiva costituita presso le Prefetture. Di comune accordo saranno predisposti controlli in azienda ad opera degli Ispettori Asl, dell’Ispettorato del Lavoro, dei Vigili del Fuoco,  dalla Polizia e dall’Arma dei Carabinieri.
In caso di irregolarità o di mancata adozione del protocollo anticontagio, la Prefettura, su segnalazione dell’organo ispettivo emetterà un provvedimento di chiusura.
Vi invitiamo pertanto a rispettare ed adeguare l’attività lavorativa alle disposizioni  normative, al fine di tutelare la sicurezza dei dipendenti, dei clienti e al contempo mettersi al riparo da pesanti sanzioni. 
Vi consigliamo, a tal proposito, di rivolgervi a strutture preposte a garantire e gestire la sicurezza nei luoghi di lavoro.
 
LO STUDIO COMUNICA

In questi giorno lo Studio si è già attivato per accompagnarvi anche in questa seconda fase. 
Attendiamo le disposizioni attuative dai vari istituti per potervi contattare e insieme definire, secondo le esigenze di ognuno di voi, la soluzione da percorrere sulla base delle nuove misure. 

Anche per i prossimi adempimenti terremo in considerazione il delicato momento economico, ma per dovuta correttezza e trasparenza informiamo che in questo caso non potremo limitare i compensi al solo rimborso spese. 
Applicheremo comunque un importante sconto sulle prestazioni riguardanti le procedure di attivazione degli ammortizzatori sociali. 
Riteniamo che questo sia il minimo per dare il giusto valore all’impegno che continuiamo a profondere nel nostro operato.
 

I nostri più cari saluti
STUDIO GEFAR