• 21 mar 2020 - [Speciale COVID-19]

CARO CLIENTE, CI PIACE TENERCI IN CONTATTO ANCHE SCRIVENDOTI


Newsletter 20.03.20

Carissimi,
di fatto, con la maggior parte di voi ci siamo sentiti spesso nelle ultime settimane essendoci messi a disposizione per fornire informazioni anche prima dell’uscita del Decreto 17 marzo 2020 N.18Chi non ci ha direttamente contattato, l’abbiamo contattato noi.

 

L’emergenza che stiamo attraversando tutti è non solo personale ma anche professionale. E’ in quella piega tra le due sfere di vita che Gefar sta cercando di darvi un supporto.

Non appena pubblicato il Decreto, ci siamo messi a studiarlo e già questa è la prima anomalia del periodo, perché solitamente attendiamo tutte le circolari di carattere previdenziale e fiscale in grado di chiarire gli aspetti più controversi.

Ci siamo attivati da subito per individuare gli strumenti più adatti per ogni cliente e attivare tutte le pratiche, ma in questa fase la grande difficoltà é che siamo stati sovraccaricati di chiamate - giustamente in apprensione - che ci chiedevano i chiarimenti e l’attuazione delle pratiche da subito.

Riceviamo in media 150 telefonate al giorno a voi dedichiamo risposte date con cura e altrettante sono le chiamate che facciamo partire noi per colmare il vuoto di chi magari non ci chiede nulla per mille ragioni.

Perché vi stiamo mandando questa newsletter?

Per ricordarvi che stiamo lavorando per voi ma che anche noi siamo soli davanti alla confusione normativa e alla non ancora dichiarata interpretazione dei casi. Non tutto dipende da noi.

La maggior parte delle risposte che ancora non riusciamo a darvi sono il frutto dell’assenza di chiarimenti da parte degli Enti in cima alla catena delle informazioni, mentre gli Istituti che erogano in questo caso ammortizzatori sociali, non sono ancora in condizione di darci indicazioni operative per espletare la maggior parte delle pratiche.

 

Gli Ordini professionali, non avendo a che fare direttamente con le aziende, tendono a non sbilanciarsi per non assumersi i propri rischi e anche questo fa riflettere.

Gli ammortizzatori sociali previsti per le aziende con meno di 5 dipendenti (la cosiddetta “cassa integrazione in deroga”) sono rinviati dal Decreto a specifici Regolamenti regionali i quali, finché non saranno emessi (solo alcune regioni ad oggi), non renderanno possibile attivare la richiesta dell’ammortizzatore stesso.

A tutto si aggiunge che Gefar deve interfacciarsi con tutte le Regioni in cui hanno sede le nostre aziende e, in questo momento, sono proprio le Regioni prese d’assalto dal virus.

Per iniziare le vostre pratiche, dobbiamo attivare e coordinare le organizzazioni sindacali di categoria per ogni azienda, quindi contattare ogni singolo sindacato locale (in base alla sede aziendale) e accordarci sulle modalitàà e sulla firma degli accordi stessi (il decreto non esclude la consultazione sindacale). In alcuni casi non c’è collaborazione e allineamento sugli stessi, purtroppo: non tutti, quindi, ci danno riscontro positivo sulle forme di erogazione dell’assegno ai dipendenti (pagamento anticipato dall’azienda o diretto).

I fondi stanziati per gli ammortizzatori sociali sono limitati e anche questo presupposto genera un’ansia motivata in tutti voi: al momento è un’ansia che possiamo solo raccogliere e per la quale ci continuiamo a spendere ogni giorno facendo in modo che sparisca il più in fretta possibile.

Il mondo del giornalismo, intanto, sparge benzina sul fuoco: informazioni spesso discordanti, opinioni ribattute come fossero leggi scritte, interpretazioni richieste a presunti esperti davanti ad una situazione che invece è ancora nebulosa. 

L’Italia è il Paese delle piccole e medie imprese: con le loro storie, con la fatica di ogni famiglia che sta dietro alla regia, con la vita di ogni singolo che ci lavora tutti i giorni.

Noi abbiamo scelto di studiare, di capire, e di dare le risposte di cui siamo certi e che possono essere realmente utili.
 


 

Approfittiamo anche per darvi alcune informazioni operative. Abbiamo deciso di rimanere attivi al 100%, con misure idonee a salvaguardare la nostra salute ma garantendovi la continuità del servizio.

Da lunedì 23 attiveremo il servizio di Smart working, limitando le presenze in ufficio ma rimanendo totalmente operativi.

Fortunatamente Gefar da tempo ha investito in strumenti tecnologici che ci consentono di essere efficienti e di poter erogare i servizi da qualsiasi postazione.

 

PER QUALSIASI RICHIESTA INVIATE UNA MAIL E VI RICONTATTEREMO AL PIU' PRESTO:

 

COLLOCAMENTO: 

roberta.sparice@gefar.it

 

AMMORTIZZATORI SOCIALI:

silvia.giannini@gefar.it

lorenza.zangheri@gefar.it

alice.sati@gefar.it

daniela.imperiosi@gefar.it

 

INFORMAZIONI GENERALI

elisa.proietti@gefar.it

 

 

 

Non siamo fermi, dateci il tempo di potervi aiutare.
 

I nostri più cari saluti
STUDIO GEFAR